BRYCE POINT
lunedì 18 maggio 2009
martedì 10 febbraio 2009
COMUNICAZIONI II°COMUNITA' INFORMAZIONI SU KARAGANDA E KAZAKHSTAN
06/04/2009
Il freddo sembra passato ora è ol momento della..... polvereeeeee: tuttto il fango si asciuga e il vento lo trasforma in vortici di polvere che ti entra dappertuttooooo.... ma mi chiedo: c'è qui una stagione senza disagi? non credo, anche d'l'estate pare abbia qualcosa di storto ma...... non sarà un mio problema! Io continuo a pensare che al Signore cli avete proprio bussato forte, xchè io mo sto tranquilla e mi sta a piacè pure stare qui. Certo fino al 28....
Sono andata un pò in giro con Maripaz e abbiamo mangiato pure in un centro commerciale roba di qui era buona ma la sera avevo la c......rella!!! Stasera andremo a cena da una signora della 1° comunità con i Calzavara e una coppia (non del cammino) spagnola che sta qui per adottare una bimba. La vita si è intensificata da quando fa più caldo e si vede più gente in giro per le strade.... Oggi abbiamo celebrato le palme nella cattedrale col vescovo, le palme consistono in rametti con palline pelose bianche... niente ulivi nè palme.
Mi aspetta... ci aspetta la settimana santa... la mia sarà particolare... mi rifarò con la pentecoste!
shalom
31/03/2009
shalom
09/03/2009
03/03/2009
shalom
02/03/2009
DA SX VERSO DESTRA LA CUCINA, IL SALOTTO,
IL SALOTTO DA UN'ALTRA VISUALE, IL CORRIDOIO,
IL CIBO AIR ASTANA, AEREO AIR ASTANA, ELVIRA...
TUTTO RIGOROSAMENTE KAZAKO...
NEI COMMENTI TROVATE L'ULTIMA LETTERA
DI SONIA....
26/02/2009
Sonia
25/02/2009
max
24/02/2009
Ciao Max i collegamenti non sono come speravo ma qlcsa c'è, skype ma solo per un oretta tra le vostre 17 e le 18 perchè dopo è troppo tardi per parlà ad alta voce.
21/02/2009
E POI CI SEI TU
Ci son coppie di sposi a cui un figlio presto arriverà, ci son due fidanzati vicini, che felicità!
Ma c'è anche chi invece un fidanzato non ha: questa sì, è la vita, nella nostra comunità.
E poi ci sei tu. E poi ci sei tu.
Ci son giovani, un po' meno giovani, questo si sa, ci son tanti bambini con la loro ilarità, ci son tante chitarre e strumenti di ogni varietà e c'è un prete, che non manca mai in una comunità.
E poi ci sei tu. E poi ci sei tu.
Tu, tu che domani partirai, che spesso freddo sentirai, non ci dimenticare mai.
Tu, che spesso a noi tu penserai, ed in un certo senso, sai, dietro con te ci porterai....
anche se presto tornerai.
Ci riuniamo spessissimo insieme, in compagnia, una pizza o qualcosa di caldo, in allegria.
Capodanno o Pasqua o qualche giorno così e alla celebrazione del sabato o del martedì.
E poi ci sei tu. E poi ci sei tu.
Tu, tu che domani partirai, che spesso freddo sentirai, non ci dimenticare mai.
Tu, che spesso a noi tu penserai, ed in un certo senso, sai, dietro con te ci porterai....
anche se presto tornerai.
E' UFFICIALE ...... SONIA FINALMENTE PARTE PER IL KAZAKHSTAN VENERDI' 20.
NATURALMENTE L'ACCOMPAGNO IO.
FRATELLI PREGHIAMO PER LEI....
DA VENERDI' NOTIZIE AGGIORNATE IN TEMPO REALE DA Karaganda, SU QUESTI SCHERMI...
SPERIAMO CHE ANCHE I FRATELLI CHE SONO ANDATI CON SONIA IN AUSTRALIA, SI FARANNO VIVI SU QUESTO BLOG......
CIAO
ECCO LA FANTASSSTICA FAMIGLIA ITINERANTE IN KAZAKHSTAN.
COME SI PUO' VEDERE DOVREBBERO AVERE 9 FIGLI,
7 MASCHI E 2 FEMMINE!!????!!!!
A BREVE NUOVE NOTIZIE!!!
Karaganda (anche Qaraghandi), città del Kazakistan (qui sopra lo stemma della città) centrosettentrionale, capoluogo della provincia di Qaraghandi; è situata a nord del lago Balhaš. La città, formata da oltre 40 piccoli insediamenti che si estendono su una vasta zona, è il polo industriale e il centro di trasporti su cui gravita un'importante regione mineraria produttrice di carbone . Le industrie presenti nella zona sono impianti metallurgici per la lavorazione del ferro e dell'acciaio, industrie meccaniche e alimentari. Fondata nel 1856-57 come centro per l'estrazione del rame, Karaganda si sviluppò notevolmente negli anni Trenta del Novecento, quando cominciò lo sfruttamento del filone carbonifero.
Abitanti: 434.300 (2000).
Il Kazakistan (in kazako: Қазақстан, Qazaqstan; in Russo: Казахстан, Kazakhstán) (in Italiano Cosacchistan), è uno stato transcontinentale, a cavallo tra Europa ed Asia, ed è un'ex repubblica dell'Unione Sovietica. Confina con
Come il resto della regione, il Kazakistan è caratterizzato da estati calde e da inverni molto freddi. Durante i mesi più caldi, luglio e agosto, le temperature massime giornaliere medie sono di
Religione: Musulmani 47%, Cristiani 53 %
LOCALIZZAZIONE DEL KAZAKHSTAN (in lingua originale)
LO ZOO DI CARTECCHIO
MATTEO = IL BRATRIGRO
ROBERTA = LA TORTORELLA
MASSIMO = L'ORSO
CINZIA = FARFY
CRISTIAN = IL CAMMELLO
FRANCESCA = LA GATTA (LA AT)
TOMMASO = (IL PAVONE)
SONIA = (IL CASTORO) O ANCHE IL CANGURO
DANIELA = LU PICIENOLL (IL PULCINO)
MARIAPIA= LA MANTIDE
MAURIZIO = L'IGUANA
PIERPAOLO = IL GRILLO (LU GRELL)
STEFANIA = FOXY O ANCHE IL VOLPINO
LAURA = LO GNU'
ANGELA = LA CINCIALLEGRA
FERNANDO RICCI = IL MUFLONE
MARIA DI FERNANDO = LA VLOCCA (LA CHIOCCIA)
CHIARA = LU FRINGUILL (IL FRINGUELLO)
DAVID = IL PANDA
GABRIELLA MADRE DI DAVID = LA TALPA
MARTA = PAPARELL (PAPARELLA MUTA)
BARBARA = L'ANATRA
VALENTINA = IL KOALA (ex Pantera Nera)
LETIZIA = L'ERMELLINO
AURORA = IL FURETTO
GRAZIANO = DA DEFINIRE
MAURO = IL MACACO
GABRIELLA MOGLIE DI MAURO = LU PENGUEN (IL PINGUINO)
AMBRA = LA LEONESSA
GIANNI = IL BARBAGGIANNI
FRANCESCA DEL SORDO = L'ELEFANTINO
FABRIZIA = LA FURMECHE (LA FORMICA)
PAOLINO = IL CONDOR
ANTONELLA = LA CAPINERA (E' UN UCCELLO)
ANTONIETTA = LA TARTARUGA
ROBERTA RICCI = LA BECCACCIA (VISTO CHE LA GALLINELLA NON SI PUO' USARE)
STEFANIA DI CARTECCHIO = L'ARMADILLO
ANGELA DI CARTECCHIO = LU ZAZZAIONE (IL MOSCONE)
DON STEFANO = LA RONDINE
MARIA VINCENZA = LU CUNEJE (IL CONIGLIO...VISTO LA QUANTITA' DI FIGLI)
ORIUNDI:
BI-BIP O ROAD RUNNER (Geococcyx californianus) = LUIGI DI ROSETO
LO SHOSHONE = LUCA PRIGNULO
IL MERLO = GIANNI LU ZINGARE
URSUS = ALESSANDRO LUPI
QUESTI ALIAS SONO STATI CREATI IN UNA CONVIVENZA DA I CATECHISTI DELLA NOSTRA COMUNITA'.
FRA POCO COMINCERO' A SPIEGARE UNO PER UNO IL SIGNIFICATO DI QUESTI ALIAS.
CAMBIEREI SOLO I NOMI CHE NON SONO STATI DATI DA NOI MA DA ZIO GIANCARLO CHE NON FA' PARTE DELKLA NOSTRA COMUNITA', QUINDI LI REPUTO NON IDONEI....
OVVERO:
LA TORTORELLA
LA CINCIALLEGRA
E LA RONDINE QUESTO NON MI PIACE...
NATURALMENTE SI PUO' ESPRIMERE IL PROPRIO PENSIERO.
COMINCIAMO AD ANALIZZARE LA PRIMA BESTIA:
IL PROCIONE (FELICE)
Pressoché inconfondibile, soprattutto grazie al suo segno distintivo degli occhiali, della mascherina nera sul muso e occhi molto vicini. Il pelo molto folto soprattutto dietro la schiena, disegna degli inconfondibili anelli di colore grigio-nerastro a volte anche marrone non molto uniforme. Raggiunge una taglia robusta, 110 cm di lunghezza, 10 kg di peso.
è un'animale molto timido e impacciato.
L'areale della specie comprende il sud del Canada, buona parte degli Stati Uniti, il Messico e parte dell'America centrale sino a Panama e naturalmente nelle vicinanze di Teramo, località cartecchio.
È un abile nuotatore ed anche nella corsa è molto rapido, nonostante il folto pelo gli conferisca un aspetto impacciato; è molto abile nell'arrampicarsi e vive prevalentemente sugli alberi o comunque nelle foreste, nei pressi di laghi o fiumi e cimiteri. È capace di vivere anche sottoterra. Nella sua dieta è soprattutto carnivoro, e si ciba di pesci, crostacei, anfibi e roditori, ma anche di vegetali. In cattività è stato osservato il suo curioso modo di immergere nell'acqua o sfregare nell'erba il cibo, che tiene nelle zampette anteriori come delle mani, per lavarlo (da questo il nome "Orsetto Lavatore").Vive gregario della femmina che partorisce dopo una gestazione di due mesi.
DITEMI SE NON E' FELICE!!!
SECONDA BESTIA:
CHIHUAHUA (QUINTINA)
E' il più piccolo cane del mondo. Classificato morfologicamente come tipo Lupoide aberrante nano, dolicomorfo brachicefalo. Sono moltissimi gli aspetti che differenziano questa razza da tutte le altre razze canine.
L’aspetto più evidente è ovviamente quello della taglia.
In questa razza si trovano soggetti di soli 900 grammi ed altri di anche 3,5 kg.
Ha un corpo compatto e di forma cilindrica o leggermente levrettati. Perfetto cane da compagna.
Si adatta facilmente a tutte le nuove circostanze e a tutti i membri della famiglia, anche se poi preferisce una sola persona, e abbaia a tutti gli altri.
E' un cane attento, nervoso attaccabrighe e molto vivace, non è dotato di una grande memoria. Il chihuahua ha un ottimo udito e ciò lo rende un eccellente guardiano.
E' perfettamente capace di restare solo in casa senza fare problemi.
Riconosciamo che il chihuahua può mostrarsi aggressivo verso gli altri cani, ma apprezza la compagnia degli altri chihuahua, abbaia e ringhia moltissimo quando gli viene detto di fare quello che non vuole.
SENZA COMMENTO....
TERZA BESTIA:
IL BRATRIGRO (MATTEO)
I Bratrigri sono gli unici membri del genere Bratrypus Tigris e della famiglia Bratrypoditigrae. I loro parenti più prossimi sono un misto tra i bradipi didattili e le Tigri del Bengala coi quali condividono gran parte dell’habitat. Un tempo si credeva che i Bratrigri vivessero unicamente sugli alberi di Cecropia, ma studi recenti dimostrano che essi preferiscono un comodo giaciglio: la credenza erronea derivava dal fatto che le Cecropia sono molto comuni a Isola del gran sasso, e quindi i Bratrigri li scelgono più spesso rispetto ad altri alberi. A differenza degli altri mammiferi, i Bratrigri non sono capaci di mantenere la temperatura corporea costante: a causa di questa caratteristica, che li rende simili ai rettili, indossano indumenti alquanto pesanti tutto l’anno. I maschi vivono per tutta la vita su un unico giaciglio, le femmine non sono mai state avvistate, infatti non si comprende come possano riprodursi. Degli studi effettuati all’interno dell’IFIN, attestano che forse sono ermafroditi, ovvero si auto fecondano. I suoi movimenti sono molto lenti, e ponderati, non spreca mai energia per nessun motivo. Per i Bratrigri, l’alimentazione è molto importante come molto importante è la temperatura del luogo in cui vive. La sua alimentazione è a base di frutta e verdura, salsicce, bistecche, arrosticini, maccheroni, praticamente tutto ciò che è commestibile, in particolare mangia sempre nelle tane altrui intrufolandosi per poi restare delle ore, rifocillandosi continuamente. Tutto questo è indispensabile per il suo benessere; la temperatura ideale per lui è intorno ai 35 Gradi Celsius. È un animale molto fastidioso, e quando è nel suo habitat naturale e non in cattività è un animale notturno, infatti nelle ore diurne dorme praticamente sempre. Come tutti gli animali notturni ci vede poco ma ha un buon fiuto con cui riconosce cibi. Non beve acqua che assume dalla frutta e verdura. Non molto si sa sulle abitudini del Bratrigro allo stato selvatico. È comunque noto che questo Bratrypoditigrae, raramente si trova in spazi aperti. Le sue maggiori garanzie di successo nella caccia risiedono, infatti, nella possibilità di inseguire furtivamente la preda per poi tenderle l’agguato nel momento più opportuno o girarle intorno molte volte per poi aggredirle di colpo. In un territorio privo di alberi la sua sgargiante capigliatura si staglierebbe in modo troppo evidente, mettendo sull’avviso gli altri animali; esso si confonde invece molto bene con l’ambiente nel folto del bosco o nel sottobosco in prossimità di pozze d’acqua come nel Fosso di Temperino. I Bratritigri, animali solitari, sono di norma poco disponibili a dividere il proprio territorio con altri simili. È stato pure osservato che hanno un spiccato senso di territorialità: essi non tollerano le intrusioni di altre specie in particolare se sono femmine, sono accomodanti invece per quelle compiute da rappresentanti dello stesso sesso. Come tutti gli animali molto pigri, il Bratrigro cerca di risparmiare al massimo le proprie energie per impiegarle nelle partite alla Playstation2 e per rifocillarsi. Perciò trascorre anche l’80% del tempo riposando o dormendo. Si muove al pomeriggio, preferibilmente, con le luci del crepuscolo per poi mangiare, se necessario, l’intera notte.
QUARTABESTIA:
LA TRORTORELLA (ROBBY)
La tortorella comune (Streptopelia robertur) è simile ad una piccola colombella dalla conformazione allungata con coda graduata nera a bordi bianchi; lunga poco più di
ORIUNDO N°1
BI-BIP O ROAD RUNNER (Geococcyx californianus) (LUIGI DI ROSETO)
QUINTA BESTIA:
L'ORSO (IO)
SESTA BESTIA:
FARFY (CINZIA)
SETTIMA BESTIA:
IL CAMMELLO (CRISTIAN)
Il Cammello è uno dei mammiferi artiodattili più grandi della terra che appartiene alla famiglia dei Camelidi . Il Cammello è diffuso in Asia, Africa settentrionale e nelle vicinanze del ridente paesino di Castelli, località Villarossi. Durante la dominazione Spagnola da parte dei Mendoza era presente anche in Campania nella zona di Napoli e in Spagna (Andalusia). Qui esso divenne cavalcatura, animale da soma, muratore, operaio, ostiario e giardiniere-contadino per il trasporto e il traino dell’ aratro: servizi essenziali per beduini che nomadavano nella steppa (bādiya) e della Gatta che viveva nella vallata del Vomano. Secondo un noto studio
Non usa approvvigionare cibo da solo, perché a questo provvede a tutto e per tutto la Gatta....!!
OTTAVA BESTIA:
LA GATTA (FRANCESCA-LA HAT)
Poche cose sono assolutamente indispensabili per
NONA BESTIA:
IL PAVONE (TOMMASO)
I pavoni sono bellissimi uccelli ornamentali appartenenti al genere Pavo dell’ordine dei Galliformi.
Il Pavone comune (Pavo cristatus) è originario delle zone del sottobosco di Cesa di francia, del versante sud dell'Himalaya e dell'isola di Ceylon. Il Pavone è una specie poligama (haiiaiai). Si adatta bene a qualsiasi ambiente e situazione, anche se un pò ribelle. Caratteristico lo strascico che si apre a ventaglio per mettersi in mostra e per fare notare la sua bellezza. Sgradevolissimo il verso che emette soprattutto durante il periodo degli amori. Sedentario, in natura vive in gruppi più o meno numerosi, stando un po’ qua e un po’ la….(più la che qua). La dieta, molto varia, assomiglia molto a quella del Bratrigro con cui condivide la maggior parte della sua lunga vita. E' un abilissimo cacciatore di femmine anche di altre specie. Ama la libertà ed è solito appollaiarsi, di notte, nei punti più elevati, e volare lontano per diversi mesi per poi farsi rivedere, così come per incanto, quasi fosse una visione o un miracolo. Se viene rifocillato anche una sola volta da animali di altre specie, si affeziona e torna insistentemente nello stesso luogo più volte per soddisfare il suo appetito che difficilmente riesce a sedare, non risulta aggressivo nei confronti degli altri animali dello ZOO a parte, naturalmente, verso il BRATRIGRO. Alla fine dei 25 anni di vita, i pavoni iniziano la muta e perdono il bellissimo strascico che difficilmente si riformerà. Ma nella sottospecie che vive nel parco del Gran Sasso si è notata una ricrescita anomala di suddetta criniera, che non accenna a cadere neanche in età adulta. Notevolmente più attivo del Bratrigro (e in netta contrapposizione con la accidiosa bestia), è capace di rifocillarsi da solo e di procurarsi del cibo con il sudore della propria fronte, anche se poco presente all’interno dello ZOO di cartecchio. Si direbbe imparentato con l’uccel di bosco e con il somaro di macchia (dicesi di animali che “CI” e “SI” vedono poco).
DECIMA BESTIA:
IL CANGURO-CASTORO (SONIA)
EVOLUZIONE A LIVELLO 40: IL CASTACANGURO
CARISSIMI...
DEVO INFORMARVI SU UNA QUESTIONE...
LE BESTIE DELLO ZOO SONO SOLITE EVOLVERSI IN DETERMINATI MOMENTI DELLA PROPRIA VITA.
NON SI SA' COME, E PERCHE'. POSSONO EVOLVERSI A 18...20...40 ANNI.
QUESTO E' APPUNTO QUELLO CHE E' AVVENUTO AL CASTORO NEGLI ULTIMI 20 GIORNI.
ALL'INIZIO DI QUESTO MESE SI ERA EVOLUTO DA CASTORO A CANGURO, E NEGLI ULTIMI GIORNI E' ACCADUTA UNA COSA INSOLITA... SI', AVETE INDOVINATO, IL CANGURO SI E' EVOLUTO NUOVAMENTE TRASFORMANDOSI NEL "CASTACANGURO"
A BREVE FORNIRO' UNA DETTAGLIATA DESCRIZIONE DELLA SUDDETTA BESTHIA...!
... RULLO DI TAMBURI... ECCO A VOI LA STORIA DEL CASTAGANGURO
Il castoro (Castor Soniensis 1968) è un genere di roditore semiacquatico, unico rappresentante vivente della famiglia dei castoridi (Castiridae, un tempo molto più diffusa). L’unico esemplare europeo di questa specie vive alle falde del Gran Sasso, sotto il colle delle tre pietre, ed è femmina, quindi destinato all’estinzione. Noto per l'abilità con la quale costruisce dighe, fa progetti e immagazzina tutto quello che trova e ottiene nella sua vita. Il castoro è un grosso roditore, che da adulto pesa in media
In occasione della GMG 2008 Il Castoro soniensis ha subito un’evoluzione, in un primo e breve momento in Canguro e successivamente in Castacanguro.
Le ipotesi di tale trasformazione sono numerose ma cerchiamo di chiarire brevemente quanto accaduto: Canguro è il nome comune con cui si indicano oltre 50 specie dell’ordine dei marsupiali.
Essi vivono in particolare in Australia, Nuova Guinea e Tasmania, anche se la specie locale del ceppo di Castoro, presente nel paese montano di Isola del Gran Sasso, denominato Castoro soniensis, subendo una evoluzione in Canguro ha portato alla formazione di un ibrido canguroide anche nel territorio europeo, questo rappresenta pertanto un endemismo unico al mondo della specie che ha così preso il nome di Castacanguro. Pertanto unico nel suo genere, questa specie del teramano, è fisicamente un incrocio tra un castoro ed un canguro, ma ha la peculiarità di compiere lunghi salti, è in grado quindi di coprire distanze lunghissime nei suoi spostamenti. Da studi recenti sembrerebbe che la suddetta specie di Canguro evolutasi dal Castoro isolano, sia arrivata fino in Australia; ancora non è chiaro il motivo di siffatta traversata, ma pare che il Canguro classico abbia subito nel corso della sua ibridazione a Castacanguro (avvenuta in Australia) una sorta di folgorazione (come San Paolo sulla via di Damasco) che lo ha portato ad crisi mistica la quale gli avrebbe ispirato di iniziare un’opera di evangelizzare verso i suoi diretti pseudo-antenati Australiani e non solo. Il Castacanguro pertanto, al contrario del ceppo dei castori da cui deriva, ha un'indole mite e pacifica, nonostante infatti gli arti posteriori lunghi e potenti, non attacca mai gli aggressori anche in caso di effettiva minaccia (porge sempre l’altra guancia) mentre la coda è utilizzata esclusivamente come sostegno (infatti a riposo dai suoi lunghi viaggi il Castacanguro poggia sulle due zampe e la coda), non pianifica mai nulla, è dedito esclusivamente alla evangelizzazione dei suoi fratelli (tutto per gli altri, tutto per gli altri…). Alcuni sostengono che l’appellativo di Castacanguro, oltre a far riferimento all’incrocio da cui questo esemplare deriva, possa attribuirsi anche all’indole tipicamente “casta” di questo animale, la giustificazione di tale supposizione pare ritrovarsi proprio nella constatazione che questo animale sceglie consapevolmente di mantenersi casto per tutto il corso della sua esistenza, e in molti casi vi riesce! Il Castacanguro è neocatecumeno convinto, è quindi pericoloso per l’ateismo dilagante nel mondo, per tale motivo i governi di tutto il mondo acconsentono ogni anno alla persecuzione di questi pochi esemplari sparsi nel mondo...(È quindi presumibilmente per questo motivo che tra i Castacanguri che decidono di non rimanere casti c’è la tendenza opposta a partorire una prole numerosissima…)!
IMMAGINE RARISSIMA DEL CASTACANURO:
UNDICESIMA BESTIA
LU PICIENOLL (DANIELA)
DODICESIMA BESTIA
LA MANTIDE (MARIAPIA)
TREDICESIMA BESTIA
L'IGUANA (MAURIZIO)
Le iguane sono rettili affini alle lucertole, ma più grossi, più lenti e decisamente più sgraziati. Allo stato adulto possiedono una caratteristica cresta sul dorso da cui espellono di continuo una enorme quantità di sudore. In natura possono raggiungere anche i 1,8 mt . Le Iguane vivono prevalentemente tutta la vita sopra la zona giorno della tana della mantide e quando scendono al piano inferiore lo fanno per accoppiarsi (rischiando di essere divorati). Di mattina al nascere del sole si svegliano e vanno a cercare lavoro. Verso l’ ora di pranzo, anche loro iniziano ad avvertire la fame e a mangiare quando ci riescono… Dopo aver pranzato tornano nel posto di lavoro per favorire la digestione, dove rimangono tutto il giorno e spesso anche la notte…
L’Iguana mauritientis si contraddistingue per numerose peculiarità: la pigrizia, la capacità di mutare colore in base alla temperatura, la corta memoria con la quale non riesce in alcun modo a convivere …, i grandi occhi che possono ruotare l'uno indipendentemente dall'altro (è difficilissimo capire dove stiano guardando, il loro sguardo è infatti molto sfuggente) e per il fatto che amano collezionare qualsiasi tipo di oggetto che ripongono minuziosamente nelle loro tane per riutilizzarlo non appena sorge qualche problema che coinvolga gli individui della propria specie (si direbbe un vero ingegnere…)!. Il nome Iguana proviene dalla parola Tuareg “Kitabhiguanab ad-diyarat muwashshahat” che significa "colui che mangia poco e lavora tanto, subendo come un turco", infatti la specie studiata nel nostro ZOO si dice sia migrata dal deserto libico-nubiano (che costituisce la parte nord-orientale del Deserto del Sahara compresa fra
QUATTORDICESIMA BESTIA
LU GRELL (PIERPAOLO)
Il Grillo Gryllus campestris è un insetto della famiglia dei Grillidi (Gryllidae) e dell'ordine degli Ensiferi (Ensifera). Il nome deriva dal latino portatori di ensa o spada. Sono frequenti soprattutto nei terreni ricchi di piante, sono reperibili anche sulle montagne ad altezze considerevoli e sulle colline dove generalmente vivono isolati o nel loro piccolo clan MONOPOLIZZANDO il territorio. Il nostro Grillo fa parte della sottospecie detta anche Grillus Canoro ovvero Grillo Canterino,che in amore o in situazione di forte stress , grazie al suo apparato stridulatore, emette dei suoni fortissimi che possono ledere l’apparato uditivo degli altri esseri viventi. La particolarità di questi suoni, oltre ad essere emessi in una tonalità quasi da tenore, e data dal fatto che assomigliano molto al linguaggio umano, infatti c’è chi è andato alle fonti e ha speso l’intera vita per comprendere cosa significassero quei suoni così umani. Dopo ricerche e studi approfonditi si è arrivati finalmente alla VERITA’: IL GRILLO non emette dei rumori a caso, è il nostro orecchio che percepisce un semplice CRI-CRI ripetuto all’infinito. Ma analizzando bene gli studiosi si sono resi conto che assomigliava molto all’antica parola ebraica “nātān” che significa letteralmente “DARE”, in poche parole IL GRILLO ripete all’infinito e con molta enfasi sempre la stessa parola, ovvero………!?!?........DAMMELO….. …..DAMMELO….. Si unisce per tutta la vita alla femmina già in tenera età, mettendo alla luce istantaneamente la prole. Testardo e tenace da vero abruzzese non molla fino a che non ha raggiunto il suo obiettivo. Appena formato il nucleo famigliare tende a RESPONSABILIZZARSI. Accanto per fortuna, ha delle bestie che cercano di correggerlo e renderlo più mansueto, altrimenti sarebbero dolori.
QUINDICESIMA BESTIA
FOXY - IL VOLPINO (STEFANIA)
La volpe è originaria dell’emisfero settentrionale. Il suo lavoro la porta ad essere presente in tutta la regione Abruzzese, dalla zona Frentana alla Marsica; il suo areale si estende poi verso nord in Val Vibrata e zone più settentrionali.
Si tratta di animali estremamente FURASTICI (come testimonia l'enorme areale occupato dalla specie), che colonizzano qualsiasi ambiente a disposizione, trovandosi un posto anche nelle periferie delle aree urbane in particolar modo in zone collinose, prendendo possesso dell’area prescelta per la tana.
Nel corso dei millenni si sono specializzate nell’utilizzo di utensili, in particolar modo all’uso delle bottiglie in PET piene d’acqua, che scagliano contro gli altri animali, nei momenti di forte nervosismo.
Altra peculiarità di questa astuta bestia, è la gelosia.
Non permette assolutamente ad altre femmine di avvicinarsi al proprio compagno, e chi lo ha fatto in passato oggi non può raccontarlo.
All’avvicinarsi di una femmina, la volpe emette dei suoni gutturali, che causano uno o più conati di vomito, per allontanare definitivamente la rivale.
Il compagnao della volpe (Il Grillo) marchia il territorio in modo sistematico e comunica con i propri simili attraverso segnali sonori (canto) e olfattivi (Peto: emissione di gas intestinali attraverso l'orifizio anale). É significativo sottolineare che, in questa specie, la coppia tende ad accoppiarsi ogni anno e che il maschio solitamente non partecipa attivamente alla cura e all'allevamento della prole.
SEDICESIMA BESTIA
LO GNU - (LAURA)
Lo gnu ha il torso robusto e muscoloso, ma le zampe sono relativamente snelle.
Il manto è biondo nei piccoli; la colorazione degli adulti (che inizia a manifestarsi intorno alle nove settimane di età) varia invece dal biondo-castano al biondo-ricrescita.
Sebbene il muso ispido, le spalle massicce e il seno moooolto prosperoso, conferiscano loro un aspetto minaccioso, quando vengono avvicinati gli gnu si comportano in modo singolare, scappando via per poi voltarsi a osservare (con gli occhioni all’ingiù) gli intrusi, e cominciano a roteare su se stessi ed a scalciare in maniera molto confusionaria . La femmina dà alla luce un solo vitello alla vola, (anche se avvolte si è creduto potesse gestare anche parti gemellari,) già in grado di correre pochi minuti dopo la nascita. I nomi dei nuovi nascituri, hanno un non so chè di anglofono, che non si sposano anzi non hanno nulla a che vedere con il luogo di nascita.
Gli gnu prediligono gli ambienti di mare non troppo umidi o aridi; hanno bisogno di bagnarsi abbondamentemente almeno una volta ogni due ore, e quindi si trovano raramente a più di 15-
DICIASSETTEESIMA BESTIA
IL MUFLONE - (FERNANDO)
Il muflone è l'unica pecora selvatica vivente in Europa. Vive sulle montagne dell’Abruzzo. Il suo corpo è lungo circa un metro e trenta centimetri. Il pelo è molto corto e la lanugine arricciata tende a infoltirsi durante l'inverno, mentre sul capo la peluria è quasi inesistente. Sul petto invece i peli sono più lunghi dove si forma una specie di criniera. Le sue corna possono raggiungere circa sessantacinque centimetri di lunghezza e questo fa sì che il cranio durante i secoli di evoluzione sia diventato molto ma molto duro. Nei mesi di dicembre e febbraio tra le montagne risuona l'eco dei colpi di corna che si scambia con le altre bestie, lanciandosi l'uno contro l'altro con molta violenza. Il muflone è un’animale solitario, le femmine e gli agnelli si radunano in branchi, mentre i maschi vivono da soli o tutt'al più in piccoli gruppi, tranne che nella stagione degli amori dove raggiungono le femmine. Questo animale è un abile arrampicatore, che al primo segnale di allarme si rifugia sulle alture e se gli sembra che il pericolo sia vicino emette un particolare suono nasale, che rappresenta un segnale di fuga per i compagni. L’alimentazione è molto varia: ci sono dei periodi lunghi, anche di anni, in cui mangia a crepapelle, e dei periodi in cui si fissa con delle diete rigidissime che lo portano a perdere peso, poi riacquisito quasi immediatamente al termine di queste astinenze.
Caparbio direi quasi irremovibile sulle sue scelte, lavoratore instancabile, ottimo cuoco e buon cacciatore, ha un corpo tozzo con testa grossa che gli permette di cavarsela in qualsiasi situazione.
Nota negativa è la sua avversione verso il BRATRIGRO con cui spesso e volentieri si scontra in sanguinose e feroci battaglie.
Il muflone ha una memoria molto sviluppata che non gli permette di dimenticare gli affronti ricevuti in passato, rendendolo scontroso e scostante verso le bestie con cui hanno avuto dei diverbi.